Tab Article
Quest'opera di Giuseppe De Lorenzo, composta negli ultimi anni di vita, è un tributo alla figura a lui tanto cara del Buddha. Il testo è la traduzione del Mah?parinibb?nasutta?, uno dei discorsi del Tipi?aka? trasmessi nella lingua p?li. È il racconto degli ultimi mesi di vita dello Svegliato; vi sono narrati gli spostamenti del Buddha che insieme col suo fido attendente ?nando incontra per l'ultima volta i suoi discepoli. Il sutta? è una gemma di rara bellezza, rivela la calma olimpica dello Svegliato che serenamente si avvia a lasciare questo mondo, tra la commozione, l'affetto e la venerazione dei discepoli sia monaci che laici. Sommamente composto ed equanime, anche in prossimità del trapasso il Buddha dispensa consigli e ammonimenti che saranno di ispirazione nei millenni a venire. Giuseppe De Lorenzo (1871-1957) fu un insigne geologo, professore all'Università di Catania e all'Università di Napoli. Parallelamente agli studi di geologia coltivò lo studio di autori come Byron, Schopenhauer, Shakespeare e Leopardi, alla ricerca di una soluzione al problema del dolore della vita. Un cammino che lo condusse allo studio del messaggio del Buddha. Fu il primo in Italia ad aprire la pista non ancora battuta dei testi p?li traducendo insieme a Neumann e poi in solitaria il Majjhima Nik?yo in tre volumi (1907-1927). Tra le sue opere si annoverano una traduzione del Buddhistischer Katechismus di Friedrich Zimmermann (1897 e 1922) ed alcuni saggi come II buddismo in Europa (1899); La magia nel buddismo (1900); Paragoni geologici nella Bibbia e nel Buddismo (1901); La terra e l'uomo (1912 e 2018); Leonardo da Vinci e la geologia (1920); Shakespeare e il dolore del mondo (1921); Il sole del Gange (1924); India e buddhismo antico (1926 e 2022); Oriente ed Occidente (1931); Religioni e filosofie dell'Estremo Oriente (1948); Scienza d'Occidente e Sapienza d'Oriente (1953).